Une communication sur le drame Nagananda
Il dramma Nagananda, attribuito
a Harsha, fu presentato agli studiosi d’Asia giunti ad Amburgo per la
tredicesima edizione del Congresso Internazionale degli Orientalisti. Cimmino,
che sulle orme del maestro Michele Kerbaker si era dedicato alla traduzione di
drammi di Kalidasa, si interessò anche dell’autore del Nagananda, di cui fornì
una traduzione completa edita a Palermo nel 1903 e salutata dagli elogi di
Giovanni Pascoli, che descrisse l’opera dell’indologo napoletano in tono
entusiastico: Traduzione, e nella prosa e nei versi, non pur bella, ma
bellissima. Altri due drammi attribuiti a Harsha furono tradotti da Cimmino
negli stessi anni, il Ratnavali e il Priyadarsika.
Atti del XIII Congresso Internazionale degli Orientalisti di Amburgo (1902)
Leiden (1904)