D’Ormea//Rakshasakavyam

Il poema demoniaco

Il Rakshasa-kavyam è un poema erotico in venti versi attribuito variamente a Kalidasa, Ravideva, o Vararuchi. Se ne conoscono più versioni, una risalente al 1895, e un’ edizione successiva di pochi anni che presenta un testo critico in sanscrito a cura di Sitarama Sastri, stampata inseme a una traduzione in hindi e in inglese. Bianco D’Ormea dedica la sua versione in italiano, priva di testo a fronte ma arricchita da una breve introduzione e da un ricco corredo di note, a Ferdinando Belloni-Filippi, allievo di Francesco Lorenzo Pullé, che l’autore definisce insigne maestro ed espositore dell’idioma sanscrito. D’Ormea riporta quindi le valutazioni effettuate nella presentazione dell’opera da Belloni-Filippi, pubblicata sul Giornale della Società Asiatica Italiana (1906), in cui quest’ultimo autore nega che a Kalidasa possa essere attribuita la paternità dell’opera, scritta in metro detto vasantatilaka e tradotta da D’Ormea con il verso tetradecasillabo.

stampato a soli cento esemplari
Bologna (1940)

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