Note sulle fonti di Kalidasa
Giuseppe Tucci inizia
l’articolo sulle fonti di Kalidasa con la citazione dell’opera di uno dei suoi
maestri, Carlo Formichi, e chiarisce che concentrare l’attenzione sulle
similitudini presenti nelle opere del drammaturgo indiano «può fornirci preziosi
ragguagli sulla cultura del poeta e sulle fonti cui s’ispirò». Se Formichi si
era occupato di quanto scritto nel Raghuvamsa, Tucci approfondisce ed estende il
lavoro anche alle altre opere dell’autore indiano. Trova così ampie tracce di
riferimenti diretti a Manu e al Natyashastra, e in special modo alla filosofia
del Samkhya, e puntualizza: «…se non l’unica, la miglior fonte delle
conoscenze filosofiche di Kalidasa, almeno per quanto riguarda il Samkhya,
dovette essere l’epica». L’affermazione dello studioso marchigiano deriva
dall’esame dello stesso Raghuvamsa e del Kumarasambhava, in cui si ritrovano
concetti filosofici e versi già presenti nella Bhagavadgita, che sono riproposti
fedelmente all’interno del suo articolo. Tucci passa poi a esaminare i passi di
Kalidasa riferiti alla scienza politica, che richiamano ancora Manu, Kamandaka e
fors’anche Kautilya. Anche in questo caso, ripropone passi tratti dalle opere di
riferimento per l’analisi concettuale e stilistica. L’articolo si conclude poi
con i riferimenti ai trattati di retorica da cui attinse Kalidasa per la stesura
delle sue opere, proposti secondo lo stesso schema.
Rivista degli Studi Orientali
Roma (1921)