Heilmann// cerebrali indiane

Il problema delle cerebrali indiane

Luigi Heilmann partecipò con questo contributo al volume edito in onore di Alfredo Trombetti (1866-1926), le cui teorie sull’origine dell’indoeuropeo, diffuse in ambito orientalistico da Francesco Lorenzo Pullè, collega presso l’Università  di Bologna, avevano attratto aspre critiche e che tuttavia si era dimostrato attento e apprezzato studioso del fenomeno linguistico tra la fine del Diciannovesimo el’inizio del Ventesimo secolo. Heilmann introduce il tema delle cerebrali indiane passando in rassegna gli studi più conosciuti, per poi approfondire la sua indagine tramite un confronto con la lingua burushaski, parlata sul versante ovest del Karakorum, negli stati di Hunza e Nagir, e con le lingue dardiche, shina e khowar, unitamente all’esame dei dialetti iranici wakhi e pashto. Passa poi a trattare il tema delle cerebrali assolute e di posizione nell’antico e nel medio indoario, così come nelle lingue neo-indoarie, distinguendo tra varie influenze e favorendo infine un’interpretazione che sottolinea la rilevanza del sostrato linguistico dravidico nella cerebralizzazione fonetica indoaria. Nella bibliografia a supporto del suo intervento, troviamo anche orientalisti italiani contemporanei a Heilmann, come Vittore Pisani e Angelo Maria Pizzagalli.

Scritti in onore di Alfredo Trombetti
Milano (1937)

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